Informazioni sul progetto
Descrizione del progetto
“ODI ET AMO”
Di Tatiana Mura
Il progetto è interamente incentrato su l’anoressia e i disturbi alimentari. Radicata nella convinzione che, per realizzare immagini con elevato impatto emotivo, non sia indispensabile l’uso della figura umana, l’artista ha impiegato solo cibo e stoviglie come vettori del suo messaggio. In una condizione come quella dell’anoressia, e di tutti i disturbi alimentari in genere, il rischio di impiegare modelli è quello di ledere alla dignità del soggetto, mostrando a tutti l’essenza della malattia, che si rispecchia nel deperimento dello stato fisico. L’artista decide così di proiettare la figura umana in una forchetta, sempre la stessa ad ogni scatto, travolta, stravolta, imprigionata. Ogni immagine narra dell’impossibilità di realizzare il desiderio di poter godere del cibo. Desiderio
sempre ostacolato, perché limitato e frenato da ostacoli diversi, desideri repressi e vincoli autoindotti da cui è impossibile affrancarsi. La complessità del progetto vuole che sia impossibile esprimere il portfolio linearmente. Le due immagini di inizio e fine percorso, cuore e cervello, impongono una lettura circolare, poiché è impossibile scindere ciò che il cuore vorrebbe da quello che il cervello nega. Il loro punto di visualizzazione non può che essere affiancato, quasi a creare un corpo unico. Oltre ad essere manifestazione dello stato d’animo dell’artista, questo progetto nasce con uno specifico valore sociale, quello di informare e sensibilizzare il grande pubblico verso le patologie legate ai disturbi alimentari. Disturbi poco conosciuti, su cui gravitano fin troppi luoghi comuni, taciuti alla stregua di veri e propri tabù ed aggravati in chi ne soffre dalla stessa disinformazione. L’anoressia è una malattia sociale ignorata nelle sue reali dimensioni dalla stessa società. Spinto da questo messaggio, il progetto continua la sua divulgazione attraverso l’esposizione itinerante a cura di Stefania Casali.
Tatiana Mura
Tatiana Mura vive e lavora in provincia di La Spezia. Da sempre appassionata di cucina e fotografia, si è avvicinata alla Food Photography dapprima in maniera “tradizionale”, poi con temi più creativi. Nelle sue immagini il cibo perde il suo significato originario, per diventare un simbolo, un veicolo per trasmettere lo stato d’animo dell’artista, entrando così di merito nella fotografia concettuale. Nasce così il primo portfolio “Still Food”, in cui la fantasia ha libero sfogo, vincitore del concorso nazionale “All’ombra della Torretta”. Proseguendo lungo questo tragitto di trasfigurazione del cibo prende vita nel 2017 il progetto “Odi et Amo”, incentrato sul problema dell’anoressia e dei disturbi alimentari. Questo progetto, presentato integralmente per la prima volta nell’ottobre dello stesso anno, è stato da subito patrocinato da l’associazione “Mi nutro di Vita”, impegnata da anni nell’affiancamento a chi soffre direttamente e indirettamente di patologie legate all’alimentazione. Da progetto personale quindi, a mostra itinerante. Le prime esposizioni a Genova e Venezia, nell’ambito di manifestazioni promosse dall’associazione. Successivamente, in virtù del suo messaggio e dell’elevato contenuto artistico è stata ospite dell’evento “Seravezza Fotografia”, a fianco di artisti del calibro di Uliano Lucas. L’ultima esposizione è quella al “TrapaninPhoto” quest’anno dedicato al legame tra fotografia e corporeità. Oltre a queste è stata ospite all’interno di manifestazioni legate al cibo tra cui Milano, Firenze, Sarzana. In novembre, con il patrocinio de l’università’ di Pisa, il progetto “Odi et Amo” è stato inserito nella manifestazione “il cibo italiano”organizzata dal dipartimento di bio-sicurezza e qualità’ degli alimenti.
Il 7 giugno 2019 la mostra è arrivata nella capitale con la sua esposizione nel prestigioso complesso di Santo Spirito sotto il patrocinio dell’ Asl 1, della Regione Lazio e del Municipio I Roma Centro. Potete vedere le sue opere al sito tatianamura.it